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Approfondimento decessi report ISS 29/01/2022

Seguono elaborazioni e considerazioni relative al report esteso Istituto Superiore Sanità del 29/01/2022

Analisi decessi, Tabella 5C

Analisi e comparazione decessi report ISS 29/01/2022 con percentuali in base alla popolazione

Vediamo come i numeri possono aiutarci a capire di più di quello che emerge dai report.

Introduciamo un confronto % sulla base della popolazione esistente e campionata riportando i dati ISS nelle varie fasce d’età.

Premettendo che ad oggi non è possibile sapere se i decessi sono PER Covid o CON Covid, ricordando che oltre il 90% dei decessi ha statisticamente almeno una patologia pregressa (fonte report decessi ISS 2022), analizzando queste tabelle emergerebbe in particolare che:

  1. I non vaccinati da 12 a 39 anni hanno un impatto sui decessi inferiore alla maggior parte dei VACCINATI delle fasce di età superiore (su tutte le combinazioni tranne 1):
    • 40-59 con ciclo incompleto, con ciclo completo>120g, con dose booster!
    • 60-79 tutte le condizioni vaccinali
    • 80+ tutte le condizioni vaccinali
  2. I soggetti con meno di 40 anni rappresentano soltanto lo 0,61% dei decessi totali
  3. I soggetti > di 59 anni rappresentano il 93,68% del totale dei decessi
  4. I decessi con dosi BOOSTER sono SUPERIORI alle altre categorie di vaccinati, addirittura 4,5 volte maggiori di chi ha 2 dosi confrontando i dati sulla popolazione esistente nelle rispettive fasce (es: over 80 popolazione di 8.104.259 con 432 decessi si ottiene il risultato di 0,00533% circa, 2 dosi <120g con popolazione di 11.656.265 si sono avuti 138 decessi per il 0,00118%)
  5. Gli over 80 rappresentano oltre l’85% dei decessi anche se rappresentano soltanto lo 8,49% della popolazione.
  6. Anche tra i NON vaccinati il peso degli over 80 rappresenta il peso di maggiore rilievo come concausa dei decessi
  7. Nella fascia 60-79 il rapporto decessi tra i NON vaccinati e i vaccinati con almeno 2 dosi raggiunge le 16 volte
  8. Nella fascia 80+ il rapporto decessi tra i NON vaccinati e i vaccinati booster raggiunge le 38 volte, 7,52 volte di chi ha fatto 2 dosi

Chi sono i Non Vaccinati?

Casi non vaccinati: tutti i casi notificati con una diagnosi confermata di infezione da virus
SARS-CoV-2 che non hanno ricevuto alcuna dose di vaccino, oppure sono stati
vaccinati con prima dose o con vaccino monodose nei 14 giorni precedenti la diagnosi

stessa, ovvero che abbiano contratto l’infezione prima del tempo necessario per
sviluppare una risposta immunitaria almeno parziale al vaccino

Report esteso ISS 19-26 gennaio 2022, pagina 37

Per le statistiche, valutazioni, scelte e anche per una correttezza etica sarebbe fondamentale escludere da questi numeri tutti coloro che hanno ricevuto una dose.

Considerazioni

Da queste percentuali emerge un dato inquietante sulle dosi Booster tenendo bene a mente che la progressione negativa di queste dosi dovrebbe essere allarmante e occorrerebbe valutare attentamente queste informazioni in modo più dettagliato per determinare i possibili fattori di rischio ed eventuali concause.

Emerge inoltre una disparità abissale tra la fascia d’età fino ai 40 anni e quelle successive con una progressione esponenziale che non lascia molto spazio interpretativo.

Questi report sono ovviamente delle fotografie “già vecchie” in quanto tengono conto di eventi trascorsi e si accavallano inevitabilmente informazioni “in corso d’opera”. L’effetto delle vaccinazioni andrebbe necessariamente proiettato nel tempo con un gap temporale doveroso per consolidare gli effetti. Questi a loro volta dovrebbero essere paragonati con le aspettative teoriche perché un ampio discostamento da queste potrebbe far intravedere situazioni allarmanti prima del tempo.

Conclusioni

Qui non abbiamo affrontato i rischi derivanti dalle vaccinazioni. I benefici ci sono nei numeri ma sono circoscritti ad alcune fasce d’età e quindi la conclusione finale è che tutte le considerazioni che si fanno non possono non tenere conto dell’età mettendo sul piatto rischi/benefici. I dati contrastanti sulle dosi booster dovrebbero far riflettere.

Quindi i dati indicano che ogni valutazione, commento, decisione non può prescindere dall’età in esame.

Questi dati danno una percezione della situazione (almeno parziale) ma senza l’aggiornamento degli effetti avversi AIFA, che risale oramai a settembre 2021 e mai pubblicamente aggiornato, non è praticamente possibile effettuare un reale, limpido, costruttivo, leale rapporto rischio/beneficio tra PRO e CONTRO, Rischio/Beneficio. Almeno gli effetti nel breve termine. Anche per la collettività. TUTTA.

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