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Promemoria ISTAT: di cosa stiamo parlando?

Da 0 a 59 anni: vogliamo confrontare il 2020 con gli anni passati?

Ogni tanto è bene fermarsi, fare un bel respiro, prendere una bella boccata d’aria (senza mascherina) e riflettere sui dati. Possono essere estremamente chiarificatrici.

E’ lecito farsi qualche domanda e analizzare la situazione dal punto di vista statistico?

E’ scientificamente corretto come approccio o è antiscientifico?

Partiamo dai dati pubblicati dall’Istituto Superiore di Sanità, aggiornati al 16/02/2022.

Questi dati sono riferiti alla TOTALE pandemia, dall’inizio, cioè dal 2020.

Per futura memoria ricordiamo che in questi dati non ci sono i casi “PER COVID” ma “CON COVID” (e in diversi casi addirittura soltanto presunto, non accertato).

Fonte dati Istituto Superiore Sanità Italiana aggiornati al 16/02/2022

Abbiamo “zoommato” soltanto i casi totali, nessuna discriminazione...

TABELLA 1 – DISTRIBUZIONE DEI CASI E DEI DECESSI PER COVID-19 SEGNALATI IN ITALIA PER FASCIA DI ETÀ E SESSO DA INIZIO EPIDEMIA (Prodotto dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS), Roma, 16 febbraio 2022)

Però a noi piace la precisione…

Non sappiamo perchè non si vogliano mettere dati più dettagliati, forse tutti quegli zeri danno fastidio alla vista o generano confusione…

La questione merita sicuramente una precisione più accurata, eccola:

TABELLA 1 – DISTRIBUZIONE DEI CASI E DEI DECESSI PER COVID-19 SEGNALATI IN ITALIA PER FASCIA DI ETÀ E SESSO DA INIZIO EPIDEMIA (Prodotto dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS), Roma, 16 febbraio 2022) + Letalità % a 8 decimali

Ricordiamo che

Ricordiamo per futura memoria che in Italia muoiono circa 1700 persone al giorno per qualsiasi motivo come indicato dalla media ISTAT degli ultimi 10 anni disponibili (2011-2020).
Quindi cerchiamo di capire dove sta il problema, o meglio l’anomalia.

Per non lasciare nulla al caso analizziamo in dettaglio cosa dicono i dati ISTAT, perdonaci se prendiamo soltanto gli ultimi 10 anni per ottimizzare la visibilità e per attenerci ad una condizione temporale non troppo mutata.

In particolare ci interessa analizzare le fasce d’età meno esposte alla malattia COVID-19 e quindi prendiamo i soggetti meno a rischio, quindi tutti i soggetti fino da zero a 59 anni di età.

Decessi ISTAT totali per anno

Estrapolando i dati degli ultimi 10 anni della popolazione italiana otteniamo una media di 46.179 decessi per anno. Controlliamo quindi nel dettaglio ogni anno dal 2011 e quanto si discosta da questa media. Avremo in NEGATIVO gli anni con meno morti rispetto alla media, in POSITIVO gli eccessi di mortalità.

Dati ISTAT ultimi 10 anni relativi ai decessi da 0 a 59 anni di età per una media annua di 46.179 decessi

Notiamo che l’anno 2020 è alla SESTA posizione come mortalità degli ultimi 10 anni, ovviamente da 0 a 59 anni

DATI ISTAT http://dati.istat.it/Index.aspx?DataSetCode=DCIS_MORTALITA1# da 0 a 49 anni di età

Conclusione

Quindi i dati ci evidenziano che stiamo parlando nella fascia d’età da zero a 59 anni di un totale di 7.473 decessi “CON COVID” dal gennaio 2020, quindi circa 3.600 decessi all’anno di cui NON SAPPIAMO la causa del decesso (ovviamente) e l’unico elemento certo è l’approfondimento ISS sulle cause delle mortalità dove emerge che soltanto il 2,9% è morto senza patologie pregresse? [approfondisci ricerche ISS]

QUINDI SE TOGLIESSIMO i 3600 morti ipotetici il 2020 sarebbe l’anno con meno mortalità degli ultimi 10 anni fino a 59 anni? I DATI CI DICONO o NON CI DICONO QUESTO?

Quindi i dati ci dicono o non ci dicono che i decessi sono perfettamente in media con gli anni passati per queste fasce d’età?

E’ o NON E’ chiaro che all’interno delle statistiche morti CON COVID ci sono le naturali (purtroppo) morti statisticamente riconosciute?

DI COSA STIAMO PARLANDO?

FORSE il problema è PURTROPPO “LIMITATO” alle fasce d’età over 60?

FORSE il problema, le precauzioni vaccinali, le attenzioni maggiori sono da rivolgere a queste fasce maggiormente esposte?

FORSE la situazione è sfuggita di mano? Forse paura = panico irrazionale?

FORSE dato che questi “vaccini” non limitano la diffusione stiamo leggermente esagerando in attesa di informazioni più chiare su questi nuovi farmaci?

Thanks for the title picture to Jeremy Bishop on Unsplash

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